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Il predominio di YouTube

Vedere crescere il numero dei follower o degli ascolti sulle diverse piattaforme per un artista musicale è decisamente gratificante ed è sicuramente una metrica da considerare se ascolti e ascoltatori sono genuini.

YouTube e le royalty

Ma nella lotta in corso nel vasto mercato dell’intrattenimento, di cui la musica è una componente insieme a contenuti video, videogiochi, social etc, una nuova metrica trova sempre più maggior interesse: la quantità di tempo speso dagli utenti su un determinato contenuto, che potrebbe essere anche su un determinato artista.

In questa logica di concorrenza, un minuto in più passato sui tuoi contenuti musicali, o sui tuoi video musicali, è un minuto sottratto alla concorrenza, questa è l’unica cosa che conta e che ti rende attrattivo agli algoritmi di qualsiasi social media.

Nel mondo dei media online, la televisione resta la regina indiscussa, perché nella forma di Smart Tv è il portale d’accesso alle infinite app che ci aprono le porte al variegato mondo dell’intrattenimento.

La televisione rimane perciò l’elettrodomestico a cui dedichiamo maggiore attenzione e resta il luogo preferito dove consumare contenuti estremamente lunghi.

E in questo macrocosmo di contenuti che ci vengono offerti attraverso la Smart Tv il campione incontrastato resta YouTube che, negli States resta il servizio di streaming video più utilizzato, surclassando persino Netflix; senza contare i milioni di utenti che usano l’app di Google per consumare video short form su dispositivi mobili o su desktop.

Se ricordi, qualche anno fa YouTube si era ritrovata ad inseguire TikTok e Instagram sui contenuti brevi verticali creando una sua sezione dedicata agli Shorts. Oggi la tendenza si sta invertendo, l’interesse sui contenuti brevi sta scemando e sono i competitors che si ritrovano a dover contrastare i contenuti di lungo respiro di YouTube.

In particolare TikTok si sta facendo in quattro per convincere gli utenti a creare video più lunghi e orizzontali per trattenere più a lungo l’attenzione del pubblico. Questo perché, nella pratica, un video lungo vale come un scroll compulsivo di cento video brevi

Non si tratta solo di una questione di durata, altrimenti le radio o i podcast, che teniamo in sottofondo per tutta la giornata, sarebbero un business molto più grande. L’attenzione è tanto più importante quanto più siamo ingaggiati da ciò che stiamo consumando, magari  interagendo con il contenuto.

C’è anche da considerare che la distinzione tra contenuti generati dagli utenti e quelli professionali, fatti da editori e case di produzione, si fa più labile col passare del tempo. Un tempo nessuno avrebbe pensato che i video prodotti da un ragazzo nel cortile di casa potessero entrare in competizione con le produzioni di Hollywood, oggi la distinzione tra i due mondi è più sfumata.

Partendo da questi presupposti, da questo scenario, possiamo evidenziare alcune buone pratiche per sfruttare al massimo YouTube e far parte del suo futuro radioso:

  • Fai di YouTube il centro della tua strategia video.
  • Configura con attenzione ogni dettaglio del tuo canale;
  • Scegli con cura le parole chiave del tuo canale e di ogni singolo video. Non avere paura di sostituire, nel tempo, quelle che ritieni meno performanti;
  • Lavora con short form, i video musicali per esempio, ma anche con long form: un album musicale completo in un unico video;
  • Cerca di tenere alta la qualità dei contenuti video, Youtube misura con accuratezza quanto tempo il pubblico dedica ad un contenuto;
  • Mantieni un ritmo di pubblicazione costante e cura con attenzione ogni caricamento con strategie SEO indirizzate verso il tuo pubblico di nicchia, prima di ogni altro;
  • Impara a sfruttare tutte le schede che YouTube ti mette a disposizione.

Se vuoi approfondire ancora di più questo tema, ti consiglio di iscriverti alla newsletter Scrolling Infinito di Andrea Girolami dalla quale ho tratto gran parte delle informazioni di questo post.

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La musica e i mutamenti dei mercati digitali

Per quanto concerne il mercato musicale, la differenza fondamentale tra il passato ed il presente è l’avvento dei social media che ha profondamente ridefinito il concetto di mercato della condivisione, dove il valore di ogni contenuto è soggettivo e co-costruito. Il mercato della condivisione si contrappone al modello di mercato tradizionale che assegna un prezzo a ogni cosa.

La musica e i mutamenti dei mercati digitali

Questo fenomeno ha influenzato sia i brand che i consumatori, creando nuove modalità di interazione e partecipazione. Il concetto di Web 2.0 si basa sull’interattività e la partecipazione attraverso piattaforme gratuite e sempre accessibili, permettendo il passaggio da una pubblicazione verticale di contenuti da parte di fonti autorevoli al coinvolgimento del pubblico, noto come orizzontalità.

Il crowdsourcing, ovvero l’accesso alla conoscenza e alle risorse comuni per fini personali, è diventato una pratica diffusa, con esempi come Wikipedia, Spotify e Netflix, che rappresentano aggregazioni di prodotti culturali co-costruiti dalla comunità. Questo nuovo modo di fruire dei contenuti ha anche trasformato il marketing, con i provider delle piattaforme sociali che cercano di monetizzare attraverso l’inserimento di pubblicità durante la fruizione dei contenuti e la vendita dei dati degli utenti alle aziende.

Il social media marketing è diventato un elemento chiave nel comunicare, distribuire e scambiare offerte di valore per le aziende, alle tradizionali 4P del marketing, Prodotto, Prezzo, Promozione, Punto Vendita, si introduce la Partecipazione. Questo ha segnato un passaggio dalla comunicazione tradizionale, in cui i media distribuivano contenuti in modo unilaterale, a una logica, in cui il pubblico partecipa attivamente alla vita del brand, che nel nostro caso corrisponde all’artista.

Sono questi i cambiamenti che hanno influenzato anche l’industria musicale. Dopo una fase di pirateria digitale nel vuoto di una regolamentazione ufficiale, ora l’industria musicale sta sperimentando una ripresa grazie alla consapevolezza delle potenzialità nuovi media digitali e alle nuove strategie di fruizione e distribuzione dei contenuti.

In questo contesto l’artista musicale deve imparare le dinamiche del sistema, accumulando un bagaglio di esperienze e conoscenze che gli rendano possibile operare le scelte migliori per la sua carriera. Come già è accaduto ad altre figure professionali, anche per i musicisti è giunto il tempo di considerarsi un po’ meno artisti e più professionisti.

Lo hanno già fatto gli illustratori, i fumettisti, gli scrittori e molti altri, non mi sembra che il mondo sia crollato, no?


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

di di Stefano Cristante, Angelo Di Cerbo, Giulio Spinucci
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È il 1983 quando viene pubblicata la prima edizione del libro “La rivolta dello stile”, con il quale si pone in Italia l’urgenza di capire le culture giovanili degli anni Novanta, gli eredi dei Ted Boy, degli Skinhead, dei Mod, dei Punk. Dal Centre for Contemporary Cultural Studies di Birmingham, il primo centro di ricerca rivolto all’indagine delle subculture, nel corso dei decenni si afferma una corrente di studio capace di leggere l’antagonismo simbolico e la critica della cultura dominante che trova espressione nello street style, nella creatività, nelle forme artistiche. Questo libro continua a offrire gli strumenti per comprendere le espressioni della radicalità fondate sullo stile che, a partire dagli anni Ottanta, si affermano in Gran Bretagna e via via attraversano il continente europeo, e non solo. Attraverso testimonianze dirette, materiali unici e interpretazioni critiche, il libro racconta le esperienze di una gioventù ribelle che nella moda, nella musica e nella creatività va alla ricerca di forme di aggregazione che sono ancora le nostre.

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La dimensione multimediale e multicanale della musica

Quando distribuisci la tua musica nel web, sulle app di streaming, sui social e in streaming video devi considerare ogni canale offre all’utente un’esperienza di ascolto simile ma diversa. Per il pubblico finale l’ascolto su Amazon Music è diverso da quello di Spotify, come è diverso guardare un video su YouTube rispetto ad un video su Facebook, per esempio.

La dimensione multimediale e multicanale della musica

Questo perché ogni singolo canale ha sue caratteristiche che influenzano le abitudini degli utenti e ne condizionano le scelte: è un particolare di cui devi tener conto e che non devi sottovalutare.

Dovresti avere una particolare cura nelle scelte video grafiche attraverso cui veicoli la tua presenza artistica. È importante progettare bene le grafiche della copertina delle tue uscite e coordinare questa immagine, il suo mood, la palette dei colori, in tutti i media ed i canali su cui fai affidamento. Lo stesso vale per i ritratti che dovranno essere coordinati cromaticamente con le dominanti della copertina; stessa cosa vale per i video e i post che andrai a realizzare durante la promozione della tua uscita.

Questo è un lavoro preparatorio che va ideato, pensato e progettato con cura prima dell’uscita della release, in modo di esser pronti a garantire un’adeguata copertura informativa su tutti i canali promozionali a tua disposizione.

Molti artisti indipendenti fanno l’errore di non prepararsi adeguatamente prima dell’uscita della release, il risultato è che troppo spesso la loro comunicazione risulta dispersiva e non viene riconosciuta quando l’ascoltatore/utente transita da un canale all’altro.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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diritti d'autore intelligenza artificiale metadata musicali

I Principi per la Creazione Musicale con l’AI di Roland e UMG

Il brand di strumenti musicali Roland e la label Universal Music Group ha stilato un manifesto con i sette principi base che dovrebbero guidare la creazione musicale nell’era dell’intelligenza artificiale.

Principi per la Creazione Musicale con l'AI di Roland e UMG

Lo scopo di questo manifesto è quello di aggregare intelligenze con lo scopo di “un progetto di ricerca collaborativo focalizzato sullo sviluppo di metodi per confermare l’origine e la proprietà della musica” ed inoltre “Adottando questi principi, aziende e organizzazioni si impegnano a proteggere i contributi vitali della creatività umana e allo sviluppo e all’applicazione responsabile dell’intelligenza artificiale per la creazione musicale”.

Questi sono i sette principi base per la creazione musicale con l’intelligenza artificiale:

  1. Crediamo che la musica sia fondamentale per l’umanità. Godere e creare musica è parte integrante della nostra salute, benessere e felicità. La musica fornisce una connessione umana tra noi e il mondo che ci circonda ed è profondamente personale.
  2. Crediamo che l’umanità e la musica siano inseparabili e che la musica con il vero significato non possa esistere senza il contributo creativo diretto delle persone.
  3. Dagli strumenti acustici a quelli elettronici, crediamo che la tecnologia supporti da tempo l’espressione artistica umana e, applicata in modo sostenibile, l’intelligenza artificiale amplificherà la creatività umana.
  4. Crediamo che le opere create dall’uomo debbano essere rispettate e protette e che meritino la tutela del diritto d’autore in modo univoco. L’uso di opere protette da copyright – e l’uso del nome/immagine/somiglianza/voce dell’artista musicale da parte di altri – deve essere autorizzato prima dell’uso e agli artisti musicali dovrebbe essere dato un riconoscimento per il loro contributo.
  5. Riteniamo che la trasparenza sia essenziale per un utilizzo responsabile e affidabile dell’intelligenza artificiale. Per stabilire e mantenere la fiducia di tutte le parti interessate, dai fan agli artisti, le piattaforme e le politiche creative basate sull’intelligenza artificiale devono dare priorità alla tenuta dei registri e alla divulgazione, puntando al contempo luce su coloro che creano.
  6. Crediamo che il punto di vista degli artisti musicali, dei cantautori e di altri creatori debba essere ricercato e rispettato mentre le esperienze creative basate sull’intelligenza artificiale vengono immaginate, pianificate, pianificate e implementate.
  7. Siamo orgogliosi di contribuire a dare vita alla musica. Insieme, attraverso gli strumenti musicali che produciamo, gli artisti e i cantautori che rappresentiamo e i programmi di educazione musicale che supportiamo, ispiriamo e consentiamo la creatività.

Questi principi toccano i punti caldi relativi gli abusi che l’uso dell’IA, per sua natura, può generare e di fatto pongono le basi sul modo in cui può essere regolato il mercato dei diritti d’autore nell’impiego delle intelligenze artificiali generative.

Leggi i 7 Principi su https://aiformusic.info/


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Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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Quale sarà il musicista del futuro?

Oggi sono attraversato da un’irresistibile vena profetica che voglio condividere con te per sapere se la ritieni più o meno condivisibile.
Questo 2024 è cominciato con il botto ed ha portato molte novità, che non sto qui ad elencare, che stanno mutando l’assetto dell’industria musicale e più in generale di tutta l’industria dell’intrattenimento legata alla musica.

Quale sarà il musicista del futuro?

Fatta questa premessa, vorrei fare le mie previsioni su quali saranno i musicisti vincenti nel futuro prossimo venturo, ovvero, quali saranno i musicisti che riusciranno fare della loro passione un lavoro bello e remunerativo.

Musica e Intelligenza Artificiale Generativa

Rassegnati, l’IA è entrata con due piedi nell’industria discografica e sta compiendo passi da gigante. Ma dato che l’AI non genera musica di sua sponte ma su istruzioni ben precise, una delle figure professionali che saranno più richieste sarà quella del Musicista Programmatore di AI: un professionista in grado di dialogare con la macchina per farle fare uscire la musica che serve.

Musicista Multi Tasking

I più l’hanno ormai capito, con lo streaming non si mangia. Una carriera musicale va costruita con duro lavoro e pazienza. In attesa di raggiungere un pubblico sufficientemente vasto l’artista musicale deve avere fonti di reddito diverse che possono essere l’insegnamento, la specializzazione in uno strumento, la composizione di musiche per library, producer, etc…

Musicista Online-Offline

Nel futuro prossimo venturo sopravviveranno solo gli artisti musicali capaci di coniugare un contatto con il loro pubblico sia online che offline. Vincerà chi saprà tener stretto il contatto con i propri fan attraverso i social, il sito, una newsletter e che saprà trovare l’occasione di trovare luoghi per live dove ringraziarli di persona per il loro entusiasmo.

Tu come la vedi? Lasciami il tuo commento, grazie 🙂


Music business. La grande guida: Tutti i segreti per orientarti nell’industria musicale odierna e trasformare la tua passione nel lavoro della vita

di Alessandro Liccardo
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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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Marketing musicale: come segmentare il pubblico

Nell’articolo della settimana scorsa ti ho dato un’infarinatura sulla segmentazione del pubblico, ovvero su come raggruppare in categorie i fan con lo scopo di creare una sorta di identikit che definisca le loro caratteristiche demografiche, i loro gusti, le loro passioni e le loro abitudini (trovi il link in fondo alla pagina). Con queste informazioni si possono individuare i canali giusti per raggiungere queste categorie con lo scopo di ampliare il numero dei fan attraverso un processo mirato.

Marketing musicale: come segmentare il pubblico.

Anche un artista indipendente può costruire la sua segmentazione del pubblico utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle app di musica in streaming e dai social network. La raccolta di questi dati è una vera pizza, ma se riesci a metterli in fila come si deve potresti avere delle sorprese illuminanti in grado di orientare le tue scelte artistiche. Ecco alcuni approcci che un artista indipendente può adottare:

Analisi demografica

Le informazioni relative a età, genere, ubicazione geografica, interessi e altro ancora li puoi trovare tranquillamente su piattaforme come Spotify for Artists, YouTube Analytics e social media insights di Meta e TikTok.

Feedback diretto

L’interazione diretta con i fan attraverso i social media, i concerti o le mail è un ottimo strumento per ottenere feedback e comprendere meglio le preferenze del pubblico. Questo tipo di interazione può fornire preziose informazioni qualitative sui fan e sulle loro preferenze musicali.

Segmentazione basata sui generi musicali

Pubblicando sui social musiche e/o video di musiche che ti piacciono, anche di generi diversi dal tuo, creando delle conversazioni su queste proposte, puoi meglio comprendere quali sono i gusti più profondi del tuo pubblico e come sono articolati. Questo potrebbe risultarti utile per le tue scelte stilistiche e per risolverti qualche dubbio quando non sai dove indirizzare il tuo sound.

Segmentazione basata su interessi e stili di vita

Segmentare il tuo pubblico in base agli interessi e agli stili di vita ti permette di veicolare le tue canzoni su pubblici mirati. Ad esempio, se hai prodotto una canzone con temi legati alla sostenibilità, potresti concentrarti verso un pubblico interessato a questioni ambientali.

Analisi dei dati delle app di streaming

Le app di streaming musicale offrono strumenti per l’analisi del pubblico, sono ricche di informazioni utili da utilizzare per le strategie di promozione e distribuzione.

Ricerca di nicchie

Analizzando i comportamenti e le abitudini del tuo pubblico puoi individuare nicchie legate ad interessi diversi che si sposano con il tuo genere musicale, potresti creare musica specificamente per queste comunità perché questo, in genere, comporta una maggiore fedeltà dei fan e una maggiore visibilità all’interno di determinati segmenti di pubblico.

Collaborazioni e sponsorizzazioni

Sono due pratiche piuttosto semplice per raggiungere un pubblico simile al tuo e che ancora non ti conosce. Collaborare con altri artisti, marchi o influencer può ampliare la base di fan e contribuire alla segmentazione del mercato.

L’uso della segmentazione per identificare il pubblico è un processo fondamentali del marketing. È uno dei metodi più sicuri per orientare i propri sforzi verso un pubblico realmente interessato alla tua musica, ti aiuterà a mantenere un corretto contatto con i tuoi fan e trovare luoghi online e offline dove ampliare la base del tuo pubblico.

Leggi anche
Segmentare significa scoprire


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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Segmentare significa scoprire

Una delle operazioni importanti di auto promozione che un’artista musicale prima o poi dovrà affrontare è la segmentazione del suo pubblico. Nel concreto, si tratta di raccogliere dati e informazioni sul pubblico, analizzando le statistiche delle app di streaming, dei social e gli stessi profili social, organizzando queste informazioni in categorie utili per identificare e comprendere meglio le esigenze e le diverse preferenze del pubblico.

Segmentare è scoprire

Le informazioni per la segmentazione del pubblico, che puoi raccogliere dalle statistiche sugli ascolti e dagli insight del tuoi social e magari anche da fonti diverse consultando internet, questo per avere un quadro di confronto più generale, vanno raccolte in gruppi per valutare qual è l’impatto della tua musica in chi ti ascolta. Un buon lavoro di segmentazione permette inoltre di capire meglio quali sono i gusti del tuo pubblico e rispondere meglio alle sue esigenze.

Queste sono alcune categoria di segmentazione che puoi usare per meglio classificare i tuoi fan:

genere musicale

Ovviamente la suddivisione per genere musicale è la forma di segmentazione principe nel nostro caso. Anche nel caso tu sia artista eclettico che ama contaminare il proprio stile con influenze diverse, l’analisi di questa voce ti aiuterà a comprendere in quale genere i tuoi ascoltatori si riconoscono maggiormente.

Età demografica

Conoscere le fasce d’età del tuo pubblico ti aiuta nel scegliere un linguaggio comunicativo e uno stile musicale più consono alle sue esigenze generazionali. Puoi usare queste informazioni anche per valutare i motivi sul perché certe fasce d’età non ascoltino la tua musica.

Localizzazione geografica

I gusti musicali variano significante da una regione all’altra. Scoprire dove la tua musica è più apprezzata è un dato importante che ti può orientare nelle scelte artistiche di stile e sonorità.

Stile di vita e interessi

La musica spesso è collegata allo stile di vita e agli interessi personali. Non dimentichiamo che esistono generi musicali associati a sottoculture specifiche, come il punk, l’hip-hop o la musica indie. La musica spesso si riflette nel quotidiano, ad esempio, gli appassionati di sport estremi potrebbero essere attratti da generi musicali ad alto ritmo come l’heavy metal o l’alternative rock.

Piattaforme di consumo

Dov’è che la tua musica è maggiormente ascoltata? Sulle app di streaming? Su vinile, Cd? O download? Sapere questo è fondamentale per orientare eventuali investimenti promozionali, magari per espandere un canale più redditizio che sembra promettente.

Livello di coinvolgimento

È uno dei parametri più importanti. Analizzandolo potresti scoprire cose belle e cose meno lusinghiere. Va misurato su tutto: sullo streaming audio, sullo streaming video e anche sui post che pubblichi sui social. È la metrica, che più di ogni altra, ti dà la misura di quanto il tuo pubblico ami la tua musica o si stia legando alla tua figura artistica.

Scenari d’uso

La musica può essere consumata in vari contesti, come feste, attività sportive, momenti di relax, ecc. Capire in quali contesti le tue creazioni trovano maggior gradimento o possibilità d’espressione è fondamentale.

Tendenze culturali e sociali

La musica riflettere le tendenze culturali e sociali del momento. Nella segmentazione puoi tenere conto di come la tua musica si integri con i valori e le aspettative culturali prevalenti, in generale o nella tua nicchia culturale.

Una volta che hai questa fotografia del tuo pubblico, dovresti essere in grado di orientare meglio la tua azione promozionale, non solo, potresti avere anche una linea guida su dove orientare le tue scelte artistiche nei momenti in cui hai delle incertezze nel tuo processo creativo.

Il lavoro di segmentazione è un processo dinamico che andrebbe verificato nel corso del tempo. Negli anni, il pubblico cambia: cambiano i gusti, cambiano le età, cambiano le abitudini. Ogni tanto una nuova verifica andrebbe fatta.


La mucca viola. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone

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La mucca viola è il libro che ha consacrato Seth Godin come uno degli autori business più amati e ha lanciato un movimento globale che ha ridefinito le basi del marketing. Il solito marketing e i grandi investimenti sui media tradizionali non funzionano più. Oggi il marketing comincia dall’idea del prodotto, che deve essere straordinario, diverso, innovativo per poter catturare l’attenzione dei clienti e far parlare spontaneamente di sé. È questo elemento di magia e unicità a far sì che realtà come Apple, Google, Ikea, Starbucks o la bottega del macellaio toscano Dario Cecchini continuino a macinare successi, mentre grandi industrie affermate arrancano e non riescono a stare al passo.
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Per un marketing musicale umanistico.

Il marketing musicale umanistico è una strategia che mira a promuovere la musica in modo etico e umanamente rilevante, mettendo al centro l’artista e i valori positivi. Non è una via semplice, ma è una via percorribile da cui sia l’artista che il suo pubblico possono avere vantaggi condivisi. Ecco alcune soluzioni possibili:

Per un marketing musicale più umanistico

1. Autenticità e trasparenza

Come artista musicale devi essere autentico, sincero e trasparente nelle tue interazioni con i fan e nella promozione della tua musica. Lo puoi fare attraverso interviste oneste, video o narrazioni dal backstage, storie personali e momenti significativi da condividere con il pubblico.

2. Concentrarsi sulle storie

Racconta storie coinvolgenti sulla tua vita professionale e artistica, le tue ispirazioni, i tuoi sforzi e l’impatto della tua musica nella vita delle persone. Le storie possono creare un legame emotivo più forte tra l’artista e il pubblico.

3. Messaggi positivi e ispiratori

Promuovi la musica con messaggi positivi e ispiratori. Messaggi che possano aiutare le persone a trovare forza, speranza e conforto. La musica ha il potere di trasmettere emozioni e i messaggi positivi possono avere un impatto duraturo sul pubblico.

4. Collaborazioni con scopi umanitari

Se lo senti nelle tue corde, collabora con organizzazioni umanitarie o sostieni cause sociali attraverso la tua musica. Queste iniziative mostrano il lato empatico dell’artista musicale e possono contribuire a sensibilizzare il pubblico su temi importanti. Ma attenzione, sostenere un’associazione è un impegno serio che richiede maturità e consapevolezza. Devi essere consapevole che tuoi atteggiamenti errati possono creare danni, ma sopra ogni cosa, la tua collaborazione deve essere sincera e motivata. L’ipocrisia e le bugie hanno le gambe corte.

5. Coinvolgimento del pubblico

Favorisci l’interazione diretta con il tuo pubblico tramite social media, live streaming, incontri e sessioni di ascolto. Questo coinvolgimento crea un senso di comunità e connessione più profonda. Il senso di comunità è il legame più profondo che puoi costruire con i tuoi fan.

6. Sostenere la diversità e l’inclusione

Comunque tu la pensi, il tuo marketing musicale deve promuovere l’uguaglianza e rispettare la diversità di genere, etnia, orientamento sessuale e ogni background culturale. Rispetto ed educazione devono essere le tue parole d’ordine. Magari non sei d’accordo con il tuo interlocutore ed è giusto che tu difenda le tue opinioni, ma non dimenticare mai il rispetto.

7. Limitare il consumo eccessivo

Evita pratiche di marketing aggressive o invadenti che possano sfruttare il pubblico o spingere al consumo eccessivo. L’obiettivo dovrebbe essere quello di promuovere la musica in modo sostenibile e rispettoso dei comportamenti che regolano delle sane interazioni tra gli individui.

8. Collaborazione con fan e follower

Coinvolgi i fan nell’elaborazione delle strategie di marketing o nella realizzazione di video e contenuti. Questo coinvolgimento rende i fan parte integrante del processo creativo, li farà sentire valorizzati.

9. Sostenere il benessere mentale degli artisti

Prenditi cura del tuo benessere mentale. Un marketing musicale umanistico non tralascia la salute e il benessere degli artisti, riconoscendo che il loro equilibrio emotivo è essenziale per la creazione di musica significativa.

10. Rispetto dei diritti d’autore

Assicurati di lavorare con editori e partner che rispettino i tuoi diritti d’autore e una giusta remunerazione per la tua musica. Il consiglio è di informarti e di imparare a conoscere quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri contrattuali. Non fidarti ciecamente, ma verifica che chi ti circonda meriti la tua fiducia e sia trasparente nel suo agire.

Queste soluzioni promuovono un marketing musicale centrato sull’artista, etico e incentrato su un onesto rapporto con il pubblico, creando connessioni più profonde tra le due parti e contribuendo a un’esperienza musicale più significativa.

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Il futuro dei musicisti è nei superfan?

Se il tema dominante nell’industria discografica del 2023, è stata l’AI generativa, per questo 2024 sembra essere il superfan. Ma cos’è un superfan?

I superfan sono la salvezza dei musicisti?

Secondo Luminate, la società di ricerche americane, un superfan è un ascoltatore di musica di età pari o superiore a 13 anni che interagisce con un artista e i suoi contenuti in oltre 5 modi diversi: streaming, social media, acquisto di musica fisica, articoli di merchandising, partecipazione ai live.

Il superfan ha una sua specificità che identifica quanto il suo ruolo ed i suoi comportamenti siano interessanti per l’artista musicale:

  • Per il 54% sono più impegnati di un fan comune nello scoprire nuovi artisti e nuova musica trasferendo poi questo entusiasmo per le novità a famigliari e amici;
  • Il 59% in più della media dei fan ritiene che sia fondamentale il rapporto personale con l’artista;
  • Il 45 % in più dei comuni consumatori di musica ama essere parte di un fandom o community.

Negli Stati Uniti i superfan rappresentano il 15% della popolazione generale di età superiore ai 13 anni e stanno influenzando sia l’evoluzione della musica sia le relazioni degli artisti con i loro ascoltatori. Le ricerche su questa nuova figura hanno svelato che le persone che acquistano CD, cassette o vinili, hanno una probabilità più che doppia (+128%) di essere superfan della musica, spendendo ogni mese più dell’80% in più rispetto all’ascoltatore.

Il fenomeno dei superfan è stato misurato, ovviamente, sulle community delle grandi star che offrono opportunità di amplificazione dell’artista che vanno oltre le piattaforme streaming. Nel contempo ha rivelato che il superfan non si limita al consumo passivo della musica, ma è un soggetto attivo in tutto ciò che coinvolge l’artista: social media, concerti e merchadinsing in prima battuta.

L’esperienza ha dimostrato che gli artisti superstar ottengono il massimo valore dai superfan quando interagiscono più profondamente con loro: il coinvolgimento attivo e l’opportunità di connettersi con altri fan sono infatti le basi che consentono di attivare una super-fandom.

Appartenere a un fandom fornisce dunque un innegabile senso di comunità e questo senso di appartenenza è un’esperienza umana fondamentale ben nota agli esperti di marketing e legata a quei meccanismi sociali, naturali, tipici della natura umana. Una ricerca di Spotify dello scorso anno conferma che, in termini economici, una piccola parte del pubblico attivo contribuisce molto di più in termini di coinvolgimento – e reddito – per un dato artista:

In media tra tutte le dimensioni degli artisti i super ascoltatori costituiscono il 2% del fatturato di un artista e rappresentano oltre il 18% degli streaming mensili

Un dato incontestato è che i superfan sono più legati all’artista, ascoltano più assiduamente la sua musica, acquistano biglietti, merchandising e supporti fisici.

Piattaforme come Deezer, Soundcloud stanno puntando la loro attenzione sui superfan, offrendo agli artisti musicali strumenti utili per intercettare questo segmento del mercato musicale.

Di suo, artista musicale può scatenare l’interesse di queste persone lavorando sulla sua presenza online creandosi un’immagine solida, attrattiva e riconoscibile, che aggreghi interessi e passioni condivise attorno ad una community attiva. Si tratta di andare oltre la semplice offerta musicale e aprire un dialogo dove l’interazione con il pubblico crei un senso di comunità e di appartenenza.


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Le 7 keywords del mercato musicale

Business e Marketing della Musica di Massimiliano Titi è un libro utile e interessante per chiunque voglia farsi una corposa scorpacciata di pratiche, meccanismi e segreti dell’industria musicale. E’ un’opera divulgativa che tratta tutto quello che c’è da sapere per vivere di musica.

Le 7 keywords del mercato musicale

In un paragrafo di questo prezioso tomo il Titi illustra le sette parole d’ordine del mercato musicale odierno: le sette keywords indispensabili per costruire una figura artistica sostenibile. Vediamo quali sono:

Identità

L’identità è ciò che ci distingue e ci caratterizza. L’identità di un artista musicale non è fatta solo dalla musica ma anche dal comportamento, dal linguaggio e da come si rapporta con gli altri. Identificare quali sono le tue unicità, le tue caratteristiche più forti e costruire su queste il tuo brand personale significa costruire una identità artistica solida, memorabile e unica.

Indipendenza

Sebbene le etichette e le case discografiche mantengano un ruolo cardine nel mercato discografico, il rapporto tra editore e artista è profondamente mutato. Le dinamiche nell’era dello streaming sono diverse dai periodi precedenti dove il grosso del mercato era basato sulla vendita di supporti fonografici.

Se qualcuno vuole investire su un artista musicale, un manager, un discografico, un promoter, oggi predilige quell’artista che già ha saputo ritagliarsi e farsi conoscere da una fetta di pubblico. Partendo dall’analisi di questa base fan il professionista discografico studia le capacità e le potenzialità che l’artista emergente sa esprimere per poterle in seguito sviluppare.

Per questo l’artista musicale prima di contattare un discografico è bene che abbia già un solido personal brand. L’artista deve dimostrare la sua maturità professionale, deve rendere l’idea che investire su di lui è un buon affare, che la sua arte e la sua creatività sono rette da una disciplina creativa e produttiva solida e affidabile. In breve, l’artista musicale deve presentarsi ed essere un professionista consapevole delle proprie qualità e solido nelle competenze.

Nella musica, così come nella vita, sono consapevolezza e conoscenza che rendono indipendenti.

Verità e autenticità

Sono tempi in cui è fondamentale che il messaggio artistico, e il nostro brand, nella forma e nella sostanza, siano veri e reali. Utilizzando internet, chiunque in pochi minuti può verificare l’autenticità delle informazioni e dei messaggi che lasci nei social o in altri luoghi. Crearsi un brand di giramondo cosmopolita quando in realtà si è un provincialotto pantofolaio è una bugia che verrà presto smascherata danneggiando irreparabilmente la reputazione. Il recente caso che ha coinvolto Chiara Ferragni ci ha poi insegnato come l’autenticità costruita abbia i suoi limiti quando qualcosa va storto.

A tal proposito è illuminante la definizione di Riccardo Scandellari:
“C’è una bella differenza tra “essere autentici” ed “essere percepiti autentici”. La prima è una virtù interiore e consiste nel trovare la perfetta sintonia tra l’essere e l’apparire…diversamente, “essere percepiti autentici”, consiste nel comunicare in una direzione ben precisa, nella speranza che gli altri comprendano esattamente ciò che vogliamo far percepire.(Vedi)

Coerenza

Il percorso artistico di un artista musicista deve essere coerente, nello stile di vita, nel look, nel genere musicale in cui si muove. Il pubblico non ama i cambiamenti, in particolare quelli radicali. Lo stesso vale per l’immagine che l’artista veicola nei social e nel rapporto che ha con il suo pubblico attraverso questi.

Qualità

Ogni cosa che ti rappresenta deve essere di qualità. Le tue registrazioni devono essere di qualità, le foto, i video, i testi che pubblichi, il tuo linguaggio, il tuo modo di esse, insomma tutto, deve essere curato e all’altezza della situazione. Le sciatterie vanno evitate. I prodotti amatoriali lasciamoli ai dilettanti, tu mira al meglio possibile.

Competenza

Essere competenti non significa solo conoscere il proprio strumento. L’artista musicale prima di tutto è un professionista che conosce le regole dell’ambiente, che conosce le leggi del marketing e le figure professionali che popolano il vasto mondo della musica. Bisogna essere curiosi, informarsi sulle evoluzioni del settore e saper prevedere le sfide che si dovranno affrontare. Non ultimo, anche una cultura sulla storia della musica passata e recente aiuta, e non poco.

Perseveranza

Non si raggiunge il successo da un giorno all’altro, anche fosse, quel successo va mantenuto e nutrito. L’artista musicista deve esser pronto a costruire un suo percorso artistico sostenibile sul medio e lungo periodo. Deve ragionare col cuore e con il portafoglio: il cuore per la musica, il portafoglio per produrla. Certi progetti geniali e innovativi richiedono tempo per essere apprezzati dal pubblico, che per la stragrande maggioranza, non ama uscire dalle sue abitudini.

Queste sette keywords sono le linee guida su cui intraprendere la tua carriera di artista musicale. Regole semplici ma che richiedono disciplina, studio e metodo. Come la musica, del resto.


Lettura Consigliata

Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchainintelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.

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