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Facebook per i musicisti indipendenti

La notizia della settimana è il lancio del Facebook Independent Artist Program in collaborazione con TuneCore e Distrokid per consentire agli artisti di portare la propria musica sulle piattaforme Facebook e Instagram senza sostenere alcun costo.

Facebook Independent Artist Program
courtesy by pixabay.com

Su Facebook e Instagram la musica viene utilizzata in vari modi, anche tramite la libreria audio all’interno di Storie e Instagram Reels, questo aveva portato la società di Menlo Park a siglare accordi di licenza con le case discografiche e i grandi distributori digitali. Da oggi, grazie a questo accordo, anche i musicisti indipendenti potranno monetizzare sui due social, semplicemente e senza costi aggiuntivi.

E’ un’opportunità importante per i musicisti indipendenti che apre le porte a nuovi utilizzi della loro musica, amplificandone la distribuzione e l’utilizzo in queste piattaforme. I brani gestiti da questi due distributori saranno disponibili come adesivi musicali o accessibili come colonne sonore nelle Storie e nelle Reels. Facebook garantisce che almeno fino al 2023 non tratterrà nessuna percentuale dalle royalties generate sui suoi social.

Visita la pagina del Facebook Indipendent Artist Program


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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Amazon Music musica streaming

Amazon Music presenta Dj Mode

La Radio non è stata uccisa dalla Video Musica e, a quanto sembra, non sarà uccisa nemmeno dalla Musica in Streaming. Nuove tendenze sembrano indicare che sarà la Radio in Streaming la protagonista dei prossimi anni.

Amazon Music presenta Dj Mode
courtesy by Pixabay.com

In questi giorni, Amazon Music ha annunciato il lancio della Dj Mode per gli ascoltatori degli Stati Uniti. Si tratta di un servizio on demand che trasforma l’esperienza di ascolto in streaming in una radio online. Con questa mossa, l’App di Jeff Bezos crea un’alternativa alle analoghe stazioni radio di Apple Music.

Disponibile negli Stati Uniti esclusivamente per i clienti Amazon Prime e Amazon Music, Dj Mode è una piattaforma su cui vengono proposti brani musicali, selezionati dall’algoritmo secondo i gusti dell’utente, inframmezzati da interviste e approfondimenti di DJ e artisti di fama mondiale.

Ad oggi, con Dj Mode, i fan possono scegliere in tre delle migliori stazioni di Amazon Music: Rap Rotation, Country Heat e All Hits, a cui si aggiunge anche The Billie Eilish Takeover , in cui la superstar globale condivide le sue ispirazioni e influenze insieme alle sue canzoni preferite e alle storie dietro le quinte. Amazon prevede di allargare l’offerta nei prossimi mesi.

Le stazioni in Dj Mode includono la selezione dei brani e la sequenza personalizzata in base ai gusti dell’ascoltatore e commenti e narrazioni musicali che si evolvono ad ogni ascolto man mano che viene rilasciata nuova musica.

“Stiamo continuando a revolutionize come ascoltatori esperienza musicale, e con DJ Mode stiamo combinando il meglio di streaming e tradizionali della radio”, ha dichiarato Steve Boom, VP di Amazon Music. “Con DJ Mode, i fan possono ascoltare in streaming la musica selezionata apposta per loro, mentre si godono la personalità della radio ospitata da DJ. Siamo anche lieti che Billie Eilish sia dietro la nostra prima esperienza in modalità DJ guidata da un artista, che offre ai fan l’accesso ai suoi gusti musicali e alla sua narrazione, ospitata da uno degli artisti più innovativi al mondo”.

Non ci sono notizie riguardo al DJ Mode in Italia e nel resto del mondo, ma è certo che se dovesse riscuotere il gradimento atteso, non tarderà a diffondersi nelle altre lingue con artisti e Dj locali.

Gli investimenti che Amazon sta mettendo in campo nel settore musicale sono importanti, anche la remunerazione agli artisti degli ascolti sulla sua App è ben superiore rispetto quella di Spotify. L’intenzione di diventare il protagonista principale nella musica in streaming è piuttosto evidente.


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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Instagram social media social music marketing

Anche Instagram vuole la sua parte.

Instagram è oggi uno dei social media più importanti per la promozione di un artista musicale. La possibilità di raccontarsi per immagini e video lo rendono versatile sia per far conoscere la musica, sia per promuovere la propria immagine.

Anche Instagram vuole la sua parte
courtesy pixabay.com

Nel 2020 l’algoritmo di Instagram ha subito parecchie modifiche cambiando i criteri di popolarità dei profili e dei post. Dato che lo scopo dei social è quello di guadagnare con le promozioni, Instagram ha optato per soluzioni che limitano la visibilità dei post. Tra queste, c’è il ridimensionamento dell’importanza dei like, ritenuti un’interazione troppo semplice da ottenere.

In questo post, vedremo quali sono gli elementi che determinano la diffusione di un post su Instagram e che risultano utili anche per un maggior rendimento nelle campagne a pagamento.

La Qualità dei Contenuti

La qualità dei contenuti resta la base di tutto. Devi riuscire a creare contenuti esteticamente interessanti, memorabili o divertenti, per convincere i tuoi fan a salvarli tra i preferiti o condividerli nei loro Gruppi Direct Message che sono ancora molto importanti per poter comparire nella sezione Esplora di Instagram.

Al contrario di ciò che comunemente si pensa, Instagram ama le didascalie lunghe. Più un utente passa tempo su un contenuto più verrà valutato interessante per altri utenti dall’algoritmo. Naturalmente la didascalia dovrà essere sufficientemente invitante per essere letta, interessante o divertente: la qualità premia sempre.

Call To Action

Invitare a visitare il tuo sito o ascoltare il tuo ultimo brano, è uno dei metodi più veloci per raccogliere velocemente risultati su Instagram. Purtroppo questo social per immagini è piuttosto avaro di link. Puoi certamente aggiungere un link nella sezione Bio, ma se vuoi la possibilità di aggiungere link nei post o nelle stories devi avere dei requisiti specifici: verificare il profilo o avere almeno 10.000 follower.

Per quanto riguarda il Link in Bio, se hai della musica disponibile online ti consiglio di usare Lnk.Bio o servizi analoghi. Nella loro formula Basic questi servizi ti permettono di raccogliere in un’unica pagina i link verso la tua musica on line.

L’importanza dei video e delle storie

I video, della durata massima di un minuto, che è possibile pubblicare nella timeline del profilo hanno dato nuova linfa vitale ad Instagram e permettono di creare situazioni di forte impatto comunicativo. Se realizzati bene, sono un ottimo veicolo per far conoscere un nuovo brano. Ma mi raccomando, evita un linguaggio pubblicitario diretto, tradizionale, chi frequenta Instagram cerca emozioni, suggestioni ed è indifferente ai messaggi promozionali diretti, se non infastidito.

Un discorso diverso vale IGTV che oggi sembra avere una ripresa anche perché offre la possibilità di monetizzare questi video che possono durare fino a 15 minuti. In realtà sembra proprio che IGTV non attiri particolarmente il pubblico di Instagram che sembra preferire una consultazione rapida al limite del compulsivo.

Questo comportamento ha spinto Instagram ad introdurre le Reels che hanno un po’ stravolto la piattaforma, ma che gli hanno permesso di contenere la concorrenza di TikTok. Agli utenti piace realizzare e guardare e condividere Reels, in particolare se ricche di effetti divertenti. Il loro impatto virale è comunemente riconosciuto.

Per quanto riguarda le Stories, la loro importanza è universalmente riconosciuta. Realizza Stories vivaci promuovendo l’interazione tramite i tools che Instagram offre. Sono molto utili per offrire un assaggio di pochi secondi della tua musica e trovando uno stile personale, puoi farle diventare un veicolo promozionale eccezionale.

Hashtag

Come su Twitter anche su Instagram gli hashtag hanno l’importante funzione di etichettare il post e di attirare il pubblico e le community interessate al termine usato.

Esagerare con gli hashtag, oggi non è più una buona pratica per Instagram. Una decina di etichette è più che sufficiente. Resta la regola aurea che dev’essere un mix calibrato da hashtag popolari e altri meno popolari. Un post ricco di hashtag troppo popolari ha una durata di vita breve e rischia di sfuggire all’attenzione del pubblico.

Interazione e Costanza

Non dimenticare mai che Instagram è soprattutto un media per socializzare. Per farlo devi interagire sui profili degli altri utenti e devi farlo con convinzione e costanza. Se vieni identificato come un utente attivo, se viene riconosciuta la tua onestà di pensiero, il tuo messaggio verrà preso in considerazione e catturerai l’attenzione e la simpatia di chi ti scopre.

Fondamentale è l’interazione con chi lascia un commento o ti scrive. Se credi che Instagram sia un media pubblicitario che funzioni senza vivere il suo lato social stai commettendo un grave errore. Instagram è prima di tutto una Rete Sociale che richiede di essere vissuta come tale. Astenersi misantropi e Asociali 😉


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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