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Il musicista bravo non si salverà!

Vabbé, il titolo è da clickbait, non lo è il contenuto di questo post che ti invito a prendere in considerazione.

Il musicista bravo non si salverà

Dopo aver incontrato decine di professionisti ed esordienti, aver dialogato con loro aiutandoli nell’uso degli strumenti della comunicazione digitale, mi è chiaro che esiste un grado di consapevolezza che essere dei bravi, talvolta ottimi, professionisti della musica non è più sufficiente per poter mantenere il proprio pubblico, troppo distratto, o per poter mantenere attivo il giro di ingaggi che si è consolidato negli anni.

Nonostante questo, noto che c’è ancora troppa timidezza nell’uscire dal guscio, dalla propria comfort zone di riservatezza, un tentennamento nell’aprirsi verso la comunicazione social che spesso si traduce in rinuncia.

Eppure spesso i musicisti navigati ne hanno di cose da raccontare: aneddoti, tecniche strumentali o compositive, amicizie e percorsi da condividere e perché no, anche tutta la conoscenza riguardo la storia della musica, magari del loro genere musicale preferito.

Ma talvolta basta anche molto meno, come ad esempio un selfie con un fan particolarmente appassionato o un saluto al pubblico dopo un’esibizione, ma anche un ringraziamento per un incremento degli ascolti sulle app di streaming.

Non importa sei hai 500 o 500.000 follower.

Si tratta sempre di persone che amano la tua musica e amano il tuo modo di interpretarla. Sentirti vicino con qualche post sui social regolarmente pubblicato li terrà vicini a te ed alla tua arte. Con il tuo pubblico puoi condividere molte cose e ti saranno grati per questa tua attenzione nei loro confronti: è garantito.

Saper costruire questo tipo di rapporto tra artista e pubblico, oggi più di ieri, fa la differenza in questo mondo ricco di stimoli e di nuove proposte. Se saprai mantenere costante il rapporto con il tuo pubblico, se saprai gestirlo e incrementarlo, ti seguiranno nel percorso artistico anno dopo anno. Sempre al tuo fianco per darti sostegno e divertirsi con te, con la musica, con lo spettacolo che saprai offrire.

Ecco perché essere un bravissimo musicista non basta più: devi anche farlo sapere in giro.

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Instagram marketing musicale musicista professionista social media social music marketing TikTok You Tube

Tra Tik Tok e YouTube vince…

Tik Tok è apparso nel 2016 sconvolgendo il panorama dei social media con la sua formula interamente incentrata su video di breve durata. Lo scrolling infinito di contenuti variegati, le potenti funzioni social e una buona gestione delle metriche di vanità hanno reso popolare l’app cinese mettendo in crisi il predominio di YouTube e Instagram che si sono prontamente adattate per rendere difficile la vita al social di Bitedance.

Ma dopo otto anni cosa sta succedendo?

Tra Tik Tok e YouTube vince...

Se in un primo momento YouTube e Instagram si sono messi all’inseguimento di Tik Tok aggiungendo Reel e Short alla loro offerta, oggi siamo al punto che il social cinese sta testando video di lunga durata, fino a 60 minuti, per fermare l’emorragia di investitori pubblicitari piuttosto scontenti dei bassi rendimenti delle campagne su questo social media.

A quanto sembra lo scrolling compulsivo su video di breve durata non offre la stessa resa dei video long form che, tra le altre cose, permettono di diluire l’investimento della produzione, catturano per più tempo l’attenzione e permettono l’inserimento di pubblicità nel loro interno; pubblicità che normalmente non viene ignorata dallo spettatore che vuol guardarsi il video fino in fondo.

Per concludere, dopo otto anni possiamo dire che la battaglia tra YouTube e Tik Tok è stata vinta dalla tv partecipativa di Google che si sta reimpossessando del pubblico e degli investitori che il social media cinese gli aveva soffiato.

Detto questo, secondo la mia esperienza, devo dire che per un canale YouTube di un musicista gli Shorts si rivelano strategici per creare velocemente contenuti con cui stringere rapporti con i fan e attirare nuove iscrizioni con comunicazioni o contenuti coinvolgenti, emozionanti o capaci di creare legami empatici.

Personalmente non gradisco TikTok e le sue dinamiche per diversi motivi mentre apprezzo molto le funzionalità e le potenzialità espresse da YouTube che permette una crescita organica ed una gestione del profilo artista completa e controllata.


La scimmia nel cassetto. Liberati dal giudizio degli altri, apriti alla narrazione e scopri chi ti apprezza

di Riccardo Scandellari
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Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio.
Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla.
Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

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federico rettondini jazz marketing musicale musicista professionista personal branding social media social music marketing social network Uncategorized

Social Music Coach al Bobby Durham Jazz Camp

Giovedì 18 luglio 2024 sarò a Darfo Boario Terme per tenere la Masterclass Social Music Coaching a margine di quella bellissima manifestazione che è il Bobby Durham Jazz Camp.

Social Music Coaching a Darfo Boario Terme

L’opportunità mi è stata offerta nientepopòdimeno che da Massimo Faraò in persona che dal 1993 è il motore di questa scuola di jazz che vede coinvolti artisti affermati a stretto contatto con emergenti e appassionati in una comunione fatta di musica, passione e amicizia.

Per quanto mi riguarda, sono onorato dell’occasione che mi è stata offerta e vedrò con questa lezione, che ci terrà impegnati circa tre ore, di sciogliere dubbi e indicare strade su come un musicista può affrontare i cambiamenti in corso nella professione e nell’industria discografica.

Partiremo nel cercare di disegnare il musicista del XXI secolo nell’era dei social e dello streaming, vedendo di far chiarezza sulle dinamiche dei social e sulle dinamiche del web più in generale.

In questo contesto vedremo quale ruolo hanno oggi le etichette discografiche e il loro rapporto con il musicista professionista.

Parleremo di quella brutta cosa che (in genere) infastidisce i musicisti conosciuta come personal branding e la sua importanza nella vita professionale online e offline.

E per concludere parleremo dei social network, dei social media e di alcune strategie pratiche.

Ci sarà anche tempo sufficiente per le domande e magari per approfondire quei punti che risveglieranno maggior interesse.

La Masterclass Social Music Coaching si svolgerà nei locali del Hotel Sorriso alle 17.30 di giovedì 18 luglio 2024

Per iscriverti alla Masterclass Social Music Coaching contatta maxfarao@gmail.com – +39 348 900 1390

L’edizione 2024 del Bobby Durham Jazz Camp vede come docenti:

Sandy Patton – Jazz vocal
Rodney Bradley – Organ e Gospel
Byron Landham – Drums
Massimo Faraò – Piano
Nicola Barbon – Doublebass
Davide Palladin – Chitarra
Claudio Chiara – Sassofono
Luca Begonia – Tromba e trombone

Mentre scrivo non so se per le lezioni di questi maestri del jazz ci sono ancora posti disponibili, ma provarci non costa nulla. Vai sul sito www.bobbydurhamjazzcamp.com e chiedi informazioni.

Comunque vada, spero di vederti a Darfo Boario Terme 🙂


Gli altri ottanta.
Racconti dalla galassia post-punk italiana

di Livia Satriano
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Dopo l’esplosione del punk anche in Italia si è verificato un rinascimento musicale. In un momento di riflusso e stagnazione culturale, alcune band hanno saputo interpretare al meglio e in totale controtendenza il bisogno di cambiamento.

La new wave italiana è il risultato di una contaminazione di molteplici generi tra cui rock, elettronica, pop, reggae e disco music. Le possibilità sembravano infinite e c’era la volontà di costruire qualcosa di realmente diverso. Questi esperimenti hanno generato una scena seguita da migliaia di giovani in fuga dall’individualismo dilagante, gettando le basi per nuove mutazioni che ci hanno accompagnato fino a oggi.

Gli altri Ottanta è un libro che raccoglie le testimonianze di alcuni tra i più importanti musicisti dell’epoca: un racconto corale a partire dai tardi anni settanta per arrivare alla fine del decennio successivo, un periodo di grandi contraddizioni, dalla crisi dei movimenti politici al nuovo boom economico. Gli ottanta non sono soltanto quelli del culto dell’ottimismo e del superfluo, non solo dance e synth-pop commerciale, ma anche un laboratorio di forme di comunicazione innovative.

Qui potrete ascoltare le voci di quattordici musicisti che hanno iniziato a muovere i primi passi proprio allora, un viaggio alle origini della scena musicale indipendente italiana, alla ricerca di quelle magie creative che l’hanno resa indimenticabile.

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musicista professionista social music marketing tips & tricks tools

Soundbetter il mercato dei musicisti professionisti

SoundBetter è un mercato online in cui musicisti, producer e tecnici possono incontrarsi per scambiarsi servizi a pagamento.

SoundBetter, il mercato dei musicisti professionisti.

Start Up fondata da Shachar Gilad e Itamar Yunger, SoundBetter nel 2019 viene acquistata da Spotify per poi ritornare nelle mani dei due fondatori nel 2021. Evidentemente qualcosa è andato storto nel rapporto tra le due entità. Certamente questo incidente di percorso non ha scalfito la fama che questo servizio si sta ricavando nel settore delle produzioni musicali, a giudicare dai feedback positivi rilasciati da diversi professionisti che si sono rivolti alla piattaforma per trovare i partner più adatti per completare il loro lavoro.

In SoundBetter tutto è concepito per favorire le relazioni tra i diversi professionisti, che possono decidere il loro prezzo e perfezionare il reciproco accordo tramite gli strumenti della piattaforma che hanno anche valore legale in caso di controversie.

Per i professionisti che vogliono prestare i loro servizi, Soundbetter offre due tipi di offerta: Basic e Premium, che hanno sostanziali differenze.

SoundBetter Basic è gratuito. Viene trattenuta una commissione del 5% sui pagamenti, offrendo tutti gli strumenti di gestione del progetto comune, le recensioni verificate e le opportunità di lavoro presenti nella piattaforma. Per creare un profilo SoundBetter Basic basta includere una biografia, un curriculum ed eventuali demo che possano far capire le tue qualità.

Entrare nel programma SoundBetter Premium è un tantino più complicato e non è per tutti.

Innanzitutto devi aver già portato a buon fine alcune collaborazioni sulla piattaforma raccogliendo recensioni positive, fatto questo puoi richiedere di far parte del programma Premium che costa circa €50 al mese.

La richiesta al programma Premium non garantisce che sarai accettato: SoundBetter accetta candidati in base alla loro specializzazione per garantire che la loro piattaforma rimanga equilibrata nell’offerta delle diverse competenze.

Ma una volta entrato nel programma Premium, il professionista ha maggiori possibilità e canali per mettere in mostra le sue proposte e raccogliere nuove collaborazioni.

SoundBetter inoltre offre tutta una serie di strumenti a garanzia che gli accordi tra le parti siano rispettati, pagamenti inclusi. Se vuoi fare un salto di qualità professionale, SoundBetter si presenta come il luogo giusto per fare nuove esperienze o perfezionare le tue pubblicazioni.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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marketing musicale personal branding social media social music marketing social network

Musica: promuoversi attraverso i social

Un musicista dovrebbe vedere i social come uno strumento per promuovere la sua professionalità e promuovere la sua musica. Il punto è questo: i social sono uno strumento per valorizzare e far conoscere le proprie opere e la propria professionalità al pubblico e agli addetti di settore.

Musica: promuoversi attraverso i social

Ma devi tener presente che il pubblico dei social è refrattario alla pubblicità, proprio non la percepisce, non la nota. Questo fenomeno è noto come Banner Blindness ed è un fenomeno notato già dagli anni ’90 del secolo scorso quando i pubblicitari si accorsero che i numerosi banner che popolavano i siti di messaggi promozionali venivano sistematicamente ignorati dagli utenti.

Ed è esattamente questo il fenomeno che si verifica quando sui social pubblichiamo un messaggio pubblicitarop esplicito e banale come ad esempio il classico Fuori Ora o Su Tutte Le App di Streaming.

Perciò cosa significa promuoversi attraverso i social?

La riposta è semplice da dare, un po’ più difficile da realizzare, ma non è forse vero che spesso nella vita le cose più interessanti e utili hanno queste caratteristiche?

Se è vero che il messaggio pubblicitario sui social non funziona, è anche vero che contenuti emozionanti, empatici, coinvolgenti o informativi trovano proprio in questo ambiente la loro ragione d’esistere.

Recentemente un jazzista mi ha confidato che la maggior parte dei suoi post sono scatti panoramici o scorci suggestivi delle località dove si ferma a suonare. Nella sua esperienza queste foto generano molte reazioni tra i follower e spesso, nelle risposte ai commenti, ha l’occasione di spiegare che si trova in quel posto per un live e illustrare il contesto.

Questo è un bel modo, delicato e direi efficiente, per promuovere la propria attività, per far vedere che si è attivi e richiesti, evitando roboanti messaggi pubblicitari o pompose vanterie.

La vita di un professionista della musica e ben diversa da quella di un burocrate dell’ufficio protocollo: è una vita fatta di incontri, di relazione con le persone, di studio e ricerca, di emozioni creative e di difficoltà da superare. Quella del musicista è una delle professioni più avventurose che esistano. Un mestiere creativo che regala emozioni e momenti unici a chi ne viene coinvolto.

Parti da questo per creare un legame con il tuo pubblico e renderlo partecipe alla tua avventura professionale.


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

di di Stefano Cristante, Angelo Di Cerbo, Giulio Spinucci
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È il 1983 quando viene pubblicata la prima edizione del libro “La rivolta dello stile”, con il quale si pone in Italia l’urgenza di capire le culture giovanili degli anni Novanta, gli eredi dei Ted Boy, degli Skinhead, dei Mod, dei Punk. Dal Centre for Contemporary Cultural Studies di Birmingham, il primo centro di ricerca rivolto all’indagine delle subculture, nel corso dei decenni si afferma una corrente di studio capace di leggere l’antagonismo simbolico e la critica della cultura dominante che trova espressione nello street style, nella creatività, nelle forme artistiche. Questo libro continua a offrire gli strumenti per comprendere le espressioni della radicalità fondate sullo stile che, a partire dagli anni Ottanta, si affermano in Gran Bretagna e via via attraversano il continente europeo, e non solo. Attraverso testimonianze dirette, materiali unici e interpretazioni critiche, il libro racconta le esperienze di una gioventù ribelle che nella moda, nella musica e nella creatività va alla ricerca di forme di aggregazione che sono ancora le nostre.

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La musica e i mutamenti dei mercati digitali

Per quanto concerne il mercato musicale, la differenza fondamentale tra il passato ed il presente è l’avvento dei social media che ha profondamente ridefinito il concetto di mercato della condivisione, dove il valore di ogni contenuto è soggettivo e co-costruito. Il mercato della condivisione si contrappone al modello di mercato tradizionale che assegna un prezzo a ogni cosa.

La musica e i mutamenti dei mercati digitali

Questo fenomeno ha influenzato sia i brand che i consumatori, creando nuove modalità di interazione e partecipazione. Il concetto di Web 2.0 si basa sull’interattività e la partecipazione attraverso piattaforme gratuite e sempre accessibili, permettendo il passaggio da una pubblicazione verticale di contenuti da parte di fonti autorevoli al coinvolgimento del pubblico, noto come orizzontalità.

Il crowdsourcing, ovvero l’accesso alla conoscenza e alle risorse comuni per fini personali, è diventato una pratica diffusa, con esempi come Wikipedia, Spotify e Netflix, che rappresentano aggregazioni di prodotti culturali co-costruiti dalla comunità. Questo nuovo modo di fruire dei contenuti ha anche trasformato il marketing, con i provider delle piattaforme sociali che cercano di monetizzare attraverso l’inserimento di pubblicità durante la fruizione dei contenuti e la vendita dei dati degli utenti alle aziende.

Il social media marketing è diventato un elemento chiave nel comunicare, distribuire e scambiare offerte di valore per le aziende, alle tradizionali 4P del marketing, Prodotto, Prezzo, Promozione, Punto Vendita, si introduce la Partecipazione. Questo ha segnato un passaggio dalla comunicazione tradizionale, in cui i media distribuivano contenuti in modo unilaterale, a una logica, in cui il pubblico partecipa attivamente alla vita del brand, che nel nostro caso corrisponde all’artista.

Sono questi i cambiamenti che hanno influenzato anche l’industria musicale. Dopo una fase di pirateria digitale nel vuoto di una regolamentazione ufficiale, ora l’industria musicale sta sperimentando una ripresa grazie alla consapevolezza delle potenzialità nuovi media digitali e alle nuove strategie di fruizione e distribuzione dei contenuti.

In questo contesto l’artista musicale deve imparare le dinamiche del sistema, accumulando un bagaglio di esperienze e conoscenze che gli rendano possibile operare le scelte migliori per la sua carriera. Come già è accaduto ad altre figure professionali, anche per i musicisti è giunto il tempo di considerarsi un po’ meno artisti e più professionisti.

Lo hanno già fatto gli illustratori, i fumettisti, gli scrittori e molti altri, non mi sembra che il mondo sia crollato, no?


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

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marketing musicale personal branding social music marketing superfan

Il Superfan è in tendenza e lo sarà sempre di più.

In questo post dello scorso febbraio ti avevo fatto notare come l’attenzione dei marketers musicali si sta sempre più concentrando verso i superfan, quella fetta, spesso esigua, di pubblico che ha la qualità d’essersi follemente innamorata di un determinato artista.

Il 2024 per la musica è l'anno del superfan.

Il termine superfan si riferisce a quegli appassionati estremamente devoti e fedeli di un artista, musicista o gruppo musicale che vanno oltre il semplice ascolto della musica e dimostrano un alto livello di impegno e dedizione, manifestando un interesse profondo per ogni aspetto della vita e della carriera dell’artista di cui sono appassionati.

La figura del superfan è emersa nel mondo della musica negli ultimi decenni, in parallelo all’aumento della visibilità degli artisti grazie ai social media e alla facilità di accesso alla musica tramite piattaforme di streaming online. Il superfan è estremamente prezioso per un artista musicale perché la sua passione lo porta oltre il semplice supporto all’artista, contribuendo attivamente a promuovere la sua musica, partecipando ai concerti, acquistando merchandise e condividendo il loro entusiasmo con altri.

Vediamo insieme alcuni motivi per cui i superfan sono importanti:

Promozione e marketing

I superfan sono spesso i migliori ambasciatori dell’artista, diffondendo la parola sulla sua musica attraverso il passaparola, i social media e altre piattaforme online. Il loro entusiasmo genuino può attirare l’attenzione di nuovi fan e aumentare la visibilità dell’artista;

Supporto finanziario

I superfan sono soliti essere disposti a spendere una quantità significativa di denaro per sostenere l’artista che amano, acquistando album, biglietti per i concerti, merchandise e altri prodotti correlati. Questo può essere una fonte importante di reddito per gli artisti, specialmente in un’industria musicale sempre più orientata verso il modello economico dello streaming;

Feedback e coinvolgimento

I superfan sono spesso molto coinvolti nella vita dell’artista e forniscono feedback preziosi sulla sua musica, suggerimenti per miglioramenti e idee per progetti futuri. Il loro feedback diretto può aiutare gli artisti a mantenere un legame stretto con il loro pubblico e a sviluppare una relazione più intima e autentica;

Per mantenere stretti i superfan, un artista musicale può adottare diverse strategie, ma la principale è il contatto diretto e personale tramite i social media, newsletter, blog ed altri canali online, in particolare se sono canali esclusivi dedicati a questa fascia di pubblico che merita una tua attenzione particolare. Rispondere ai commenti, condividere aggiornamenti sulla propria vita e coinvolgere i fan nelle decisioni creative possono contribuire a rafforzare il legame tra l’artista e i suoi fan più appassionati.

Non importa se siano tanti o pochi, sono comunque le persone da cui avrai il maggior sostegno e sono quelle su cui basare i tuoi successi futuri.


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

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marketing musicale musica streaming social media Spotify playlist superfan

Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Prima di contattare un curatore di playlist perché inserisca il tuo brano nella sua playlist, usando servizi come Match.fy o SubmitHub o direttamente tramite social, ti sei mai fermato ad ascoltare la sua selezione per assicurarti d’essere in linea con il gusto di quella selezione?

Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Non intendo solo di essere in linea con il genere musicale, ma anche con il testo e con le vibrazioni, con il mood, che la playlist nel suo insieme trasmette. Ti potrebbe sembrare un lavoro superfluo, magari una perdita di tempo, in realtà si tratta di un’indagine strategica per comprendere se la tua musica troverà un pubblico in grado di apprezzarla e comprenderla.

Non c’è solo questo, devi anche assicurarti che gli altri brani abbiano almeno la stessa qualità creativa e tecnica del tuo brano: la mela buona in un cesto di mele marce rischia di fare la loro stessa fine.

Ci sono alcuni curatori che creano playlist con passione e amore della musica, altri che sono mestieranti in cerca di profitto, in entrambi i casi le playlist si rivelano dei calderoni nei quali il singolo artista fatica ad emergere, ovvero, fatica raccogliere follower.

Scegliere con cura le playlist a cui proporre i tuoi brani ti aiuterà a farti conoscere da un pubblico più ricettivo al tuo sound aumentando la possibilità di raccogliere follower.

Come è stato dimostrato  dalle analisi sulle abitudini dei superfan, questo genere di pubblico è molto prezioso per un artista musicale, è il suo zoccolo duro: genera ascolti ripetuti ed è disposto a spendere tempo e denaro per live o merchandising.

Creare un ambiente più sano per i musicisti e per chi ascolta musica inizia proprio dal selezionare i curatori di playlist più responsabili e professionali.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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La dimensione multimediale e multicanale della musica

Quando distribuisci la tua musica nel web, sulle app di streaming, sui social e in streaming video devi considerare ogni canale offre all’utente un’esperienza di ascolto simile ma diversa. Per il pubblico finale l’ascolto su Amazon Music è diverso da quello di Spotify, come è diverso guardare un video su YouTube rispetto ad un video su Facebook, per esempio.

La dimensione multimediale e multicanale della musica

Questo perché ogni singolo canale ha sue caratteristiche che influenzano le abitudini degli utenti e ne condizionano le scelte: è un particolare di cui devi tener conto e che non devi sottovalutare.

Dovresti avere una particolare cura nelle scelte video grafiche attraverso cui veicoli la tua presenza artistica. È importante progettare bene le grafiche della copertina delle tue uscite e coordinare questa immagine, il suo mood, la palette dei colori, in tutti i media ed i canali su cui fai affidamento. Lo stesso vale per i ritratti che dovranno essere coordinati cromaticamente con le dominanti della copertina; stessa cosa vale per i video e i post che andrai a realizzare durante la promozione della tua uscita.

Questo è un lavoro preparatorio che va ideato, pensato e progettato con cura prima dell’uscita della release, in modo di esser pronti a garantire un’adeguata copertura informativa su tutti i canali promozionali a tua disposizione.

Molti artisti indipendenti fanno l’errore di non prepararsi adeguatamente prima dell’uscita della release, il risultato è che troppo spesso la loro comunicazione risulta dispersiva e non viene riconosciuta quando l’ascoltatore/utente transita da un canale all’altro.


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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

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Quale sarà il musicista del futuro?

Oggi sono attraversato da un’irresistibile vena profetica che voglio condividere con te per sapere se la ritieni più o meno condivisibile.
Questo 2024 è cominciato con il botto ed ha portato molte novità, che non sto qui ad elencare, che stanno mutando l’assetto dell’industria musicale e più in generale di tutta l’industria dell’intrattenimento legata alla musica.

Quale sarà il musicista del futuro?

Fatta questa premessa, vorrei fare le mie previsioni su quali saranno i musicisti vincenti nel futuro prossimo venturo, ovvero, quali saranno i musicisti che riusciranno fare della loro passione un lavoro bello e remunerativo.

Musica e Intelligenza Artificiale Generativa

Rassegnati, l’IA è entrata con due piedi nell’industria discografica e sta compiendo passi da gigante. Ma dato che l’AI non genera musica di sua sponte ma su istruzioni ben precise, una delle figure professionali che saranno più richieste sarà quella del Musicista Programmatore di AI: un professionista in grado di dialogare con la macchina per farle fare uscire la musica che serve.

Musicista Multi Tasking

I più l’hanno ormai capito, con lo streaming non si mangia. Una carriera musicale va costruita con duro lavoro e pazienza. In attesa di raggiungere un pubblico sufficientemente vasto l’artista musicale deve avere fonti di reddito diverse che possono essere l’insegnamento, la specializzazione in uno strumento, la composizione di musiche per library, producer, etc…

Musicista Online-Offline

Nel futuro prossimo venturo sopravviveranno solo gli artisti musicali capaci di coniugare un contatto con il loro pubblico sia online che offline. Vincerà chi saprà tener stretto il contatto con i propri fan attraverso i social, il sito, una newsletter e che saprà trovare l’occasione di trovare luoghi per live dove ringraziarli di persona per il loro entusiasmo.

Tu come la vedi? Lasciami il tuo commento, grazie 🙂


Music business. La grande guida: Tutti i segreti per orientarti nell’industria musicale odierna e trasformare la tua passione nel lavoro della vita

di Alessandro Liccardo
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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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