Categorie
email marketing marketing musicale musicista professionista personal branding superfan

Email per musicisti: il layout perfetto esiste?

Un’email, per un musicista, non è solo un messaggio: è la tua opportunità di comunicare, coinvolgere e, soprattutto, mantenere un contatto privilegiato con nuovi e vecchi fan. In questo contesto che il layout che scegli può fare la differenza tra un destinatario che clicca e uno che ti ignora? In questo articolo esploriamo una guida pratica al design delle email, con un focus su come i layout influenzano l’esperienza dell’utente e, di conseguenza, il tuo successo.

E mail per musicisti: il layout perfetto esiste?

Il piè di pagina: uno spazio strategico

Parliamoci chiaro: la maggior parte degli email marketer utilizza il footer come un riempitivo. Un paio di link obbligatori, i social media, e via. Ma stai sprecando un’occasione d’oro. Il piè di pagina può diventare un potente strumento per:

  • Rafforzare la tua identità di brand: includi una frase che rievochi i tuoi valori o un il tuo modo di vivere la musica.
  • Promuovere contenuti extra: utilizza questo spazio per portare i lettori verso il tuo sito, il tuo profilo Spotify o verso i tuoi social.
  • Offerte riservate: Premia i destinatari fedeli con contenuti nascosti a cui solo i destinatari delle mail possono accedere.
  • Umanizzarti: una tua foto, con una tua breve biografia artistica ed un saluto o un messaggio creano connessione.
Il layout giusto per le email: questione di strategia

Un design ben studiato non serve solo a fare scena. L’obiettivo principale è rendere il tuo messaggio facilmente leggibile e spingere all’azione. Ecco i layout più utilizzati e i loro pro e contro:

  1. Layout mono-colonna

    Questo formato è essenziale e versatile. Posiziona i contenuti uno sopra l’altro, creando un flusso naturale. È ideale per offerte specifiche o campagne che puntano tutto su una sola CTA (Call to Action). Inoltre, è perfetto per dispositivi mobili, dove ogni dettaglio deve essere chiaro e immediato.Pro: leggibilità semplice e ottimizzata per mobile.
    Contro: limita la creatività visiva.

  2. Piramide invertita

    Un layout strategico che guida lo sguardo dell’utente verso la tua CTA finale. Partendo da un’immagine o da un’intestazione ampia, restringe il focus fino al pulsante. Questo approccio è ottimo per chi vuole massimizzare i clic. Può esserti utile qualora vuoi indirizzare il pubblico verso la tua ultima uscita o verso il tuo nuovo video.Pro: orienta il lettore verso l’obiettivo principale.
    Contro: richiede una perfetta armonia tra grafica e contenuto.

  3. Zig-zag

    Quando hai più messaggi da condividere, il layout a zig-zag è il tuo miglior alleato. Alterna immagini e testo, mantenendo vivo l’interesse visivo. Ma attenzione: sui dispositivi mobili, il formato può risultare confuso se non è ottimizzato.Pro: dinamico e coinvolgente.
    Contro: può compromettere la leggibilità su schermi più piccoli.

  4. Due colonne

    Un mix tra semplicità e creatività, questo layout funziona per newsletter ricche di contenuti visivi. Tuttavia, su mobile potrebbe risultare meno efficace, poiché i blocchi vengono impilati verticalmente.Pro: struttura visiva accattivante.
    Contro: richiede molta attenzione al responsive design.

regole di base per un design EMAIL impeccabile

Anche il miglior layout fallisce senza una progettazione tecnica adeguata. Ecco alcuni principi fondamentali per garantire un’email efficace:

    >

  • Larghezza massima:600-640 px. Non importa quanto grandi siano gli schermi moderni, molti client di posta elettronica preferiscono layout più stretti.
  • Spaziatura e padding: il cosiddetto “spazio bianco” è il tuo miglior amico. Mantieni un padding laterale di 20-30 px e una distanza di 10-20 px tra sezioni per evitare un aspetto sovraffollato.
  • Ottimizzazione per dispositivi mobili: controlla sempre come appare la tua email su smartphone e tablet. Un messaggio che funziona su desktop potrebbe perdere leggibilità su schermi più piccoli.

Nota pratica:

un messaggio troppo lungo rischia di essere troncato da alcuni provider come Gmail. Se devi raccontare una storia, considera di portare il lettore su una landing page.

la coerenza tra contenuto e design

Che tu stia promuovendo un concerto, l’uscita di un nuovo album o un corso di formazione musicale, il tuo layout deve riflettere il messaggio. Un design minimalista funziona per una comunicazione urgente, mentre uno stile più elaborato è perfetto per un annuncio visivamente accattivante.

La progettazione delle email non è un’arte oscura, ma un mix di strategia, design e sperimentazione. Analizza i dati, prova nuovi layout e non aver paura di uscire dagli schemi. Ci sono diverse piattaforme che possono renderti la vita facile nel progettare email e gestirne le campagne. Se vuoi posso aiutarti, contattami liberamente.

Vuoi approfondire?

Le due vie dell’Email marketing musicale

Email design per musicisti: l’intestazione

Email per musicisti: il design è strategia

Email per musicisti: il mobile first è l’imperativo

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/47RfWLF

Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
marketing musicale musicista professionista personal branding social music marketing superfan

Fan, Fandom e Superfan

Il tuo pubblico non è rappresentato dai numeri degli insight dei tuoi social o di Spotify for Artist: in realtà è molto di più. Il tuo pubblico è fatto di persone vere, reali, con una loro vita e le loro passioni, che siano poche o molte non importa, queste persone, sono i tuoi fan e messi tutti insieme formano un fandom: un insieme di persone che condivide la passione per la tua musica.

Fan, fandom e superfan

In realtà, il fan oggi ha più di una semplice passione per un prodotto mediale. Spesso la sua è una dichiarazione d’identità, un atto di appartenenza a un gruppo che trascende il semplice consumo passivo di musica. Ma che cos’è veramente il fandom e perché oggi è così rilevante, in particolare nel contesto musicale?

Il punto di partenza è che non esiste una definizione univoca di fan.

Essere fan di un musicista o di un genere musicale può significare essere ossessionati, entusiasti o semplici consumatori passivi di contenuti. Non devi commettere l’errore di vedere i fan come un blocco monolitico, ma piuttosto un insieme eterogeneo di individui che vivono il loro rapporto con la musica in modo diverso. La grande domanda però rimane: attraverso quali meccanismi le persone possono diventare tue fan?

La risposta è meno immediata di quanto sembri.

Un’individuo non diventa fan per scelta consapevole, almeno non all’inizio. Il momento dell’adesione al fandom di un musicista, è qualcosa che avviene quasi senza accorgersene, spesso a seguito di un’esperienza emotiva forte durante un concerto o nell’ascolto della musica. Capire cosa scatena l’emozione nei fan è la chiave per costruire un legame duraturo tra musicista e pubblico.

Tieni presente che i  fan creano connessioni emotive non tanto al musicista, ma all’esperienza emotiva che la sua musica riesce a suscitare.

Quando ascoltando una canzone che ti trasporta in un altro mondo, stai sperimentando quella stessa connessione che ti farà tornare su Spotify per riascoltarla ancora e ancora. Ed è proprio su questa esperienza che devi mettere al centro delle tue strategie di marketing musicale.

Non si tratta solo di vendere un tuo disco, ma di creare un momento indimenticabile, che spinga il fan a condividere, a partecipare e, infine, a sostenerti in modo attivo.

Un altro aspetto centrale è il ruolo della comunità: il fandom.

Essere parte di un fandom è anche un fenomeno sociale. Un fandom è infatti un luogo, fisico o virtuale, in cui i fan si aggregano, creando comunità che sostengono l’artista e la sua musica spingendoli a nuovi livelli di popolarità. È il passaparola tra fan, la condivisione di video su YouTube o TikTok, e le discussioni sui social media che giocano un ruolo enorme nella diffusione di un artista o di una band. Il fandom può essere composto da diverse community  che alimentano il tuo successo duraturo nel tempo. Ignorare queste dinamiche sarebbe un grave errore.

Non devi dimenticare che i fan non si limitano al consumo passivo, spesso sono a loro volta anche creatori. I fan non si limitano a godere del prodotto, ma lo reinterpretano e lo diffondono attraverso le loro creazioni. Che si tratti di creare meme o realizzare cover, i fan partecipano attivamente al processo creativo, alimentando ulteriormente l’eco mediatica di un artista. Ed è proprio qui che entra in gioco questo concetto fondamentale: il fan non è solo un destinatario del messaggio, ma un co-creatore del brand dell’artista.

I fan non si limitano a consumare il prodotto in privato; lo rendono pubblico. Indossare la maglietta della propria band preferita o postare una storia su Instagram mentre si ascolta una nuova canzone sono atti performativi che segnalano la propria appartenenza a un gruppo. E in un mondo dominato dai social media, queste performance diventano contenuti virali che possono spingere un prodotto o un artista verso il successo globale. Quando l’impegno di un fan lo porta ad essere un potenziale ambasciatore del tuo brand, possiamo parlare di superfan.

I superfan sono le persone che non solo adorano un musicista, ma vogliono anche interagire con lui e dedicano quotidianamente del tempo per coltivare la loro passione. Per approfondire questo tipo di pubblico invito a leggere questi due articoli:

Il futuro dei musicisti è nei Superfan?

Il Superfan è in tendenza e lo sarà sempre di più.

C’è però una sfida: non tutti i fandom sono uguali, né tutti si manifestano allo stesso modo.

Devi anche tener presente che ci sono fan che esternano il loro amore e quelli che lo tengono per sé. Questa dinamica può essere sfruttata in modi diversi, ma il punto chiave è che un fan che si sente a proprio agio nel manifestare la propria passione sarà molto più propenso a diventare un evangelista del brand. La chiave sta nel creare uno spazio sicuro e accogliente, dove i tuoi fan possano esprimere liberamente il loro entusiasmo senza sentirsi giudicati.

Per questo sono importanti le community online, ben gestite, dove i fan possono aggregarsi, discutere e condividere la loro passione con persone che la pensano allo stesso modo.

Un’individuo diventa fan di un determinato genere musicale o di un musicista per una serie di fattori personali, culturali e sociali. Per questo è cruciale capire il tuo pubblico di riferimento. Significa comprendere non solo i gusti musicali, ma anche i valori, lo stile di vita e le aspirazioni del fan. Solo così si può creare una comunicazione efficace, che risuoni profondamente con il tuo pubblico e lo spinga ad agire.

Una delle poche cose certe è che il fandom non è qualcosa che può essere imposto o creato artificialmente. È il risultato di una connessione autentica tra il musicista, musica e il pubblico. È una forza potente, che può portare un artista dall’anonimato al successo planetario. Ma non si tratta solo di creare una buona canzone o di avere un’immagine accattivante. Si tratta di creare un’esperienza, una comunità, una connessione autentica.

E questa connessione è ciò che farà la differenza nel lungo termine.

La sfida è creare quei momenti di connessione che faranno scattare la scintilla. Come puoi fare questo? Prima di tutto, devi conoscere il tuo pubblico. Chi sono? Cosa amano? Cosa odiano? Solo allora potrai creare contenuti che parlino direttamente a loro, che tocchino quelle corde emotive che li faranno tornare, parlare e condividere.

Hai già tracciato un percorso per ottenere questi risultati?

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Gianni Sassi. Fuori di testa. L’uomo che inventò il marketing culturale.

di Maurizio Marino

Acquistalo su Amazon

Gianni Sassi è stato il focus culturale della Milano degli anni Settanta e Ottanta. Figlio di un’epoca di grande fermento ma attivo in un periodo che si prestava particolarmente all’innovazione, alla trasgressione delle regole, alla creatività finalmente libera e protagonista, Sassi seppe esprimere il suo incontenibile talento in una molteplicità di campi, meritando il titolo di comunicatore multimediale ante litteram. Grafico di notevole inventiva, letterato, grande appassionato di musica e di arti visive e abile osservatore dei fermenti politici e culturali che agitavano violentemente la società italiana dei primi anni Settanta, Sassi ebbe gioco facile a cavalcare quell’esigenza di altenativismo che veniva espressa da certe frange dell’universo giovanile di quell’epoca, e con grande intelligenza fu abile a creare una vera e propria scena culturale, che aveva nella musica (arte d’aggregazione per eccellenza) il proprio collante sociale e il proprio elemento-guida. Ripercorrendo gli esordi con la Bla Bla Records, dove Sassi ebbe modo di produrre i primi album di Franco Battiato, e la lunga avventura della Cramps Records e degli artisti da lui lanciati (dagli Area di Demetrio Stratos a Eugenio Finardi, da Alberto Camerini agli Skiantos), è possibile rendersi conto dell’importantissimo ruolo-chiave da lui svolto nella storia della musica italiana alternativa tra anni Settanta e Ottanta.

Acquistalo su Amazon

Categorie
marketing musicale musicista professionista personal branding social media social music marketing social network superfan

Il musicista bravo non si salverà!

Vabbé, il titolo è da clickbait, non lo è il contenuto di questo post che ti invito a prendere in considerazione.

Il musicista bravo non si salverà

Dopo aver incontrato decine di professionisti ed esordienti, aver dialogato con loro aiutandoli nell’uso degli strumenti della comunicazione digitale, mi è chiaro che esiste un grado di consapevolezza che essere dei bravi, talvolta ottimi, professionisti della musica non è più sufficiente per poter mantenere il proprio pubblico, troppo distratto, o per poter mantenere attivo il giro di ingaggi che si è consolidato negli anni.

Nonostante questo, noto che c’è ancora troppa timidezza nell’uscire dal guscio, dalla propria comfort zone di riservatezza, un tentennamento nell’aprirsi verso la comunicazione social che spesso si traduce in rinuncia.

Eppure spesso i musicisti navigati ne hanno di cose da raccontare: aneddoti, tecniche strumentali o compositive, amicizie e percorsi da condividere e perché no, anche tutta la conoscenza riguardo la storia della musica, magari del loro genere musicale preferito.

Ma talvolta basta anche molto meno, come ad esempio un selfie con un fan particolarmente appassionato o un saluto al pubblico dopo un’esibizione, ma anche un ringraziamento per un incremento degli ascolti sulle app di streaming.

Non importa sei hai 500 o 500.000 follower.

Si tratta sempre di persone che amano la tua musica e amano il tuo modo di interpretarla. Sentirti vicino con qualche post sui social regolarmente pubblicato li terrà vicini a te ed alla tua arte. Con il tuo pubblico puoi condividere molte cose e ti saranno grati per questa tua attenzione nei loro confronti: è garantito.

Saper costruire questo tipo di rapporto tra artista e pubblico, oggi più di ieri, fa la differenza in questo mondo ricco di stimoli e di nuove proposte. Se saprai mantenere costante il rapporto con il tuo pubblico, se saprai gestirlo e incrementarlo, ti seguiranno nel percorso artistico anno dopo anno. Sempre al tuo fianco per darti sostegno e divertirsi con te, con la musica, con lo spettacolo che saprai offrire.

Ecco perché essere un bravissimo musicista non basta più: devi anche farlo sapere in giro.


La scimmia nel cassetto. Liberati dal giudizio degli altri, apriti alla narrazione e scopri chi ti apprezza

di Riccardo Scandellari
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3S9MA5u

Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio.
Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla.
Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3S9MA5u

Categorie
business marketing musicale personal branding social media social music marketing superfan

Le nuove dinamiche nei social network.

Il rapporto degli utenti con social network e i social media sta mutando e gli analisti stanno osservando come queste abitudini vadano a mettere in discussione molte certezze acquisite negli anni.

Più di altri, i musicisti hanno uno stretto legame con social network e social media sui quali spendono tempo e risorse per coltivare rapporti con la propria fan base e promuovere uscite discografiche e concerti.

Le nuove dinamiche nei social network 2024

Nel momento in cui le abitudini del pubblico mutano è perciò importante capire quali sono le nuove tendenze e cercare di assecondarle, orientandosi verso metodi e scelte che ci consentano di mantenere vivo l’interesse del pubblico di riferimento.

I due fenomeni principali a cui siamo assistendo è il calo drastico dei prosumer, i consumatori produttori di contenuti e la frammentazione del pubblico nelle diverse piattaforme disponibili: una balcanizzazione del pubblico sulle diverse piattaforme,  che rende difficile analizzare e prevedere le nuove tendenze.

I contenuti di maggiore successo su Facebook, Twitch, YouTube sono sempre meno globali e sempre più circolanti all’interno di specifiche nicchie sociali o, spesso, da specifici lifestyle di riferimento. Il report annuale di Tiktok per gli Stati Uniti, per esempio, mostra una serie di video ad altissima circolazione che sono sconosciuti al pubblico globale, ma sono virali all’interno di alcune sottoculture della rete.  In questo contesto, Popolarità e viralità intese secondo i parametri classici non possono essere più considerate come punti di riferimento.

Non solo sempre meno persone pubblicano nuovi contenuti, ma è in crescita anche il numero dei Lurker, gli osservatori silenziosi che non interagiscono con i contenuti nemmeno con un like. un fenomeno chiaro su Instagram che vede calare sensibilmente le interazioni rapide con i post.

Da segnalare anche un crollo di interesse verso i micro contenuti, quelli che hanno fatto la fortuna di TikTok. Dopo un’iniziale entusiasmo, la loro efficacia, viralità, è fortemente compromessa da un pubblico che sta tornando a video di maggior durata di buona qualità tecnica e di contenuti.

Queste tendenze impongono al musicista una particolare attenzione alla sua presenza online. Il mainstream non nasce più da pochi autorevoli canali, ma nasce all’interno di nicchie di interesse che il musicista deve intercettare e curare. Saranno queste nicchie di popolarità a far crescere e sostenere il lavoro artistico del musicista.

Non è un caso che in questi mesi, nell’industria discografica, si insista molto sul ruolo del superfan. Quella esigua fetta di pubblico, particolarmente legata al musicista, che da sola genera mediamente oltre il 60% del suo fatturato.

Leggi anche
Il Predominio di YouTube

Il Superfan è in tendenza

Soundcloud e le Fan Powered Royalties


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3

Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3

Categorie
marketing musicale personal branding social music marketing superfan

Il Superfan è in tendenza e lo sarà sempre di più.

In questo post dello scorso febbraio ti avevo fatto notare come l’attenzione dei marketers musicali si sta sempre più concentrando verso i superfan, quella fetta, spesso esigua, di pubblico che ha la qualità d’essersi follemente innamorata di un determinato artista.

Il 2024 per la musica è l'anno del superfan.

Il termine superfan si riferisce a quegli appassionati estremamente devoti e fedeli di un artista, musicista o gruppo musicale che vanno oltre il semplice ascolto della musica e dimostrano un alto livello di impegno e dedizione, manifestando un interesse profondo per ogni aspetto della vita e della carriera dell’artista di cui sono appassionati.

La figura del superfan è emersa nel mondo della musica negli ultimi decenni, in parallelo all’aumento della visibilità degli artisti grazie ai social media e alla facilità di accesso alla musica tramite piattaforme di streaming online. Il superfan è estremamente prezioso per un artista musicale perché la sua passione lo porta oltre il semplice supporto all’artista, contribuendo attivamente a promuovere la sua musica, partecipando ai concerti, acquistando merchandise e condividendo il loro entusiasmo con altri.

Vediamo insieme alcuni motivi per cui i superfan sono importanti:

Promozione e marketing

I superfan sono spesso i migliori ambasciatori dell’artista, diffondendo la parola sulla sua musica attraverso il passaparola, i social media e altre piattaforme online. Il loro entusiasmo genuino può attirare l’attenzione di nuovi fan e aumentare la visibilità dell’artista;

Supporto finanziario

I superfan sono soliti essere disposti a spendere una quantità significativa di denaro per sostenere l’artista che amano, acquistando album, biglietti per i concerti, merchandise e altri prodotti correlati. Questo può essere una fonte importante di reddito per gli artisti, specialmente in un’industria musicale sempre più orientata verso il modello economico dello streaming;

Feedback e coinvolgimento

I superfan sono spesso molto coinvolti nella vita dell’artista e forniscono feedback preziosi sulla sua musica, suggerimenti per miglioramenti e idee per progetti futuri. Il loro feedback diretto può aiutare gli artisti a mantenere un legame stretto con il loro pubblico e a sviluppare una relazione più intima e autentica;

Per mantenere stretti i superfan, un artista musicale può adottare diverse strategie, ma la principale è il contatto diretto e personale tramite i social media, newsletter, blog ed altri canali online, in particolare se sono canali esclusivi dedicati a questa fascia di pubblico che merita una tua attenzione particolare. Rispondere ai commenti, condividere aggiornamenti sulla propria vita e coinvolgere i fan nelle decisioni creative possono contribuire a rafforzare il legame tra l’artista e i suoi fan più appassionati.

Non importa se siano tanti o pochi, sono comunque le persone da cui avrai il maggior sostegno e sono quelle su cui basare i tuoi successi futuri.


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

di di Stefano Cristante, Angelo Di Cerbo, Giulio Spinucci
Acquistalo su Amazon

È il 1983 quando viene pubblicata la prima edizione del libro “La rivolta dello stile”, con il quale si pone in Italia l’urgenza di capire le culture giovanili degli anni Novanta, gli eredi dei Ted Boy, degli Skinhead, dei Mod, dei Punk. Dal Centre for Contemporary Cultural Studies di Birmingham, il primo centro di ricerca rivolto all’indagine delle subculture, nel corso dei decenni si afferma una corrente di studio capace di leggere l’antagonismo simbolico e la critica della cultura dominante che trova espressione nello street style, nella creatività, nelle forme artistiche. Questo libro continua a offrire gli strumenti per comprendere le espressioni della radicalità fondate sullo stile che, a partire dagli anni Ottanta, si affermano in Gran Bretagna e via via attraversano il continente europeo, e non solo. Attraverso testimonianze dirette, materiali unici e interpretazioni critiche, il libro racconta le esperienze di una gioventù ribelle che nella moda, nella musica e nella creatività va alla ricerca di forme di aggregazione che sono ancora le nostre.

Acquistalo su Amazon

Categorie
marketing musicale personal branding social media social music marketing social network superfan

Musica, stili di vita e community

La musica accompagna le nostre giornate e i nostri umori: c’è chi la ascolta come sottofondo mentre lavora o chi vi dedica dei momenti per poterla apprezzare, c’è anche chi la usa per riempire dei momenti della giornata e trarne semplicemente piacere.

Musica, Stili di vita e Community

Comunque sia le nostre scelte musicali sono motivate da diversi fattori che vanno dal gusto personale sino al background culturale/generazionale che comprende anche le nostre abitudini quotidiane e gli stili di vita e le passioni che coltiviamo nel lavoro o nel nostro tempo libero.

Dato che l’uomo è l’animale sociale per eccellenza, attorno a queste abitudini e passioni si creano delle comunità dove gli individui si riconoscono e condividono i propri interessi con altri che ritengono loro pari.

Nel marketing musicale individuare e comprendere abitudini e gusti di questi gruppi di persone è molto interessante perché consente di capire se il pubblico a cui ci stiamo rivolgendo è pronto a recepire un determinato genere musicale o una particolare canzone.

Lo puoi fare senza particolari difficoltà analizzando siti internet, community sui social e riviste on line. Uno studio mirato a comprendere se e come la tua musica sia adatta alle abitudini di un determinato gruppo di persone ti permetterà di concentrare i tuoi sforzi per farla conoscere a chi è già pronto per comprenderla, recepirla e trarne un giovamento.

Attirare l’attenzione di una community è un volano essenziale per sfruttare dinamiche come il passa parola o il senso di appartenenza che hanno un potere legante e persuasivo.

In un contesto in cui esiste una sovrabbondanza di offerta musicale, in cui è difficile creare un legame solido tra pubblico e artista musicale, l’appartenenza o il legame ad un gruppo omogeneo di persone e uno dei metodi più accessibili per costruire legami duraturi e profittevoli per entrambi le parti.

Leggi anche
Segmentare significa scoprire


La rivolta dello stile. Tendenze e segnali dalle subculture giovanili del pianeta Terra

di di Stefano Cristante, Angelo Di Cerbo, Giulio Spinucci
Acquistalo su Amazon

È il 1983 quando viene pubblicata la prima edizione del libro “La rivolta dello stile”, con il quale si pone in Italia l’urgenza di capire le culture giovanili degli anni Novanta, gli eredi dei Ted Boy, degli Skinhead, dei Mod, dei Punk. Dal Centre for Contemporary Cultural Studies di Birmingham, il primo centro di ricerca rivolto all’indagine delle subculture, nel corso dei decenni si afferma una corrente di studio capace di leggere l’antagonismo simbolico e la critica della cultura dominante che trova espressione nello street style, nella creatività, nelle forme artistiche. Questo libro continua a offrire gli strumenti per comprendere le espressioni della radicalità fondate sullo stile che, a partire dagli anni Ottanta, si affermano in Gran Bretagna e via via attraversano il continente europeo, e non solo. Attraverso testimonianze dirette, materiali unici e interpretazioni critiche, il libro racconta le esperienze di una gioventù ribelle che nella moda, nella musica e nella creatività va alla ricerca di forme di aggregazione che sono ancora le nostre.

Acquistalo su Amazon

Categorie
marketing musicale musica streaming social music marketing soundcloud superfan

Soundcloud e le Fan Powered Royalties

Non l’ho sperimentato o visto in azione, ma il modello di pagamenti Fan Powered Royalties, messo in pratica da Soundcloud, è diventato particolarmente interessante per gli artisti musicali emergenti dopo che Spotify e Deezer hanno reso più restrittivi i loro criteri.

Soundcloud e le Fan Powered Royalties

In pratica, le royalty generate dall’ascolto dei fan dell’artista finiscono direttamente nel portafoglio dell’artista stesso senza finire nella ripartizione in percentuale che è meno equa e trasparente. Secondo le intenzioni di Soundcloud, questo modello avvantaggia gli artisti indipendenti e consente ai fan di svolgere un ruolo importante nel successo dei loro artisti preferiti.

Le royalty generate dai fan vengono riconosciute in base alla porzione di tempo trascorso ascoltando ciascun artista. La somma totale di denaro generata da un fan ascoltando un artista si basa su alcuni fattori:

  1. Quanto il fan ascolta quell’artista rispetto a tutto il tempo di ascolto in un dato mese;
  2. Quante pubblicità ha consumato il fan;
  3. Se il fan ha un abbonamento a pagamento a SoundCloud Go+.

Per monetizzare con il modello Fan Powered l’artista deve avere un abbonamento Next Plus o Next Pro che consentono l’accesso alla dashboard di SoundCloud for Artists. Con questi due piani Soundcloud si pone come antagonista di servizi come Tunecore o Distrokid offrendo servizi agli artisti musicali che vogliono distribuire le loro creazioni a tutti i principali servizi di streaming. Non sono previsti requisiti di idoneità per monetizzare e distribuire con SoundCloud for Artists.

Il programma Fan Powered Royalties poggia anche sulla funzione Fan, tuttora in Beta Test, che permette agli artisti musicali di individuare quali sono i loro fan più appassionati e di contattarli direttamente tramite messaggi privati.

Questi strumenti hanno lo scopo di consentire agli artisti musicali di costruire relazioni dirette con il proprio pubblico sulla piattaforma, chiedere feedback su tracce private, promuovere nuove tracce e uscite, presentare tracce, identificare altri artisti e promuovere spettacoli ed eventi live e virtuali.

Dalle informazioni che ho raccolto queste nuove funzionalità di Soundcloud lo rendono uno strumento molto interessante per qualsiasi esordiente che può sperare in un maggior numero di entrate, ma ha anche uno strumento per stringere legami solidi con la sua base fan.

La visione di Tracy Chan, Chief Content Officer di Soundcloud sul mercato dello streaming musicale e perché non funziona bene con gli emergenti è piuttosto chiara:

“La promessa del modello di business dello streaming musicale è che come artista puoi portare la tua musica nel mondo e costruire una base di fan e con quella base di fan puoi fare soldi vendendo ai tuoi fan biglietti, merchandising e musica, e guadagnarti da vivere comodamente con la tua arte…Ma ecco il punto…quella promessa è vuota. Lo streaming non funziona per la stragrande maggioranza degli artisti. Perché i servizi di streaming non ti diranno chi sono i tuoi fan. Invece, gestiscono modelli di business basati sulla vendita dell’accesso ai tuoi fan. E i servizi di streaming non sono gli unici: nemmeno le piattaforme di ticketing e merchandising ti diranno chi sono i tuoi fan…Lo sporco segreto dell’industria musicale è che queste piattaforme si aspettano che tu fornisca loro contenuti e vendite per alimentare i loro profitti, ma si rifiutano di dirti chi sta ascoltando le tue canzoni (o comprando i tuoi biglietti e il tuo merchandise). Promesse fatte, promesse non mantenute”.

La strada intrapresa da Soundcloud non è certo l’unica per stringere legami forti con il pubblico, ma il servizio offerto si presta come una scorciatoia rapida e sostenibile l’artista musicale che vuole valorizzare il suo patrimonio di fan; perché è bene ricordare che il pubblico non si acquista ma si conquista.

Se vuoi saperne di più
https://help.soundcloud.com/hc/en-us/articles/1260801306810-Fan-powered-Royalties-FAQs


La scimmia nel cassetto. Liberati dal giudizio degli altri, apriti alla narrazione e scopri chi ti apprezza

di Riccardo Scandellari
Acquistalo su Amazon

Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio. Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla. Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

Acquistalo su Amazon

Categorie
marketing musicale musica streaming social media Spotify playlist superfan

Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Prima di contattare un curatore di playlist perché inserisca il tuo brano nella sua playlist, usando servizi come Match.fy o SubmitHub o direttamente tramite social, ti sei mai fermato ad ascoltare la sua selezione per assicurarti d’essere in linea con il gusto di quella selezione?

Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Non intendo solo di essere in linea con il genere musicale, ma anche con il testo e con le vibrazioni, con il mood, che la playlist nel suo insieme trasmette. Ti potrebbe sembrare un lavoro superfluo, magari una perdita di tempo, in realtà si tratta di un’indagine strategica per comprendere se la tua musica troverà un pubblico in grado di apprezzarla e comprenderla.

Non c’è solo questo, devi anche assicurarti che gli altri brani abbiano almeno la stessa qualità creativa e tecnica del tuo brano: la mela buona in un cesto di mele marce rischia di fare la loro stessa fine.

Ci sono alcuni curatori che creano playlist con passione e amore della musica, altri che sono mestieranti in cerca di profitto, in entrambi i casi le playlist si rivelano dei calderoni nei quali il singolo artista fatica ad emergere, ovvero, fatica raccogliere follower.

Scegliere con cura le playlist a cui proporre i tuoi brani ti aiuterà a farti conoscere da un pubblico più ricettivo al tuo sound aumentando la possibilità di raccogliere follower.

Come è stato dimostrato  dalle analisi sulle abitudini dei superfan, questo genere di pubblico è molto prezioso per un artista musicale, è il suo zoccolo duro: genera ascolti ripetuti ed è disposto a spendere tempo e denaro per live o merchandising.

Creare un ambiente più sano per i musicisti e per chi ascolta musica inizia proprio dal selezionare i curatori di playlist più responsabili e professionali.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3

Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3

Categorie
marketing musicale musica streaming social media social music marketing social network superfan

Insidr Music: il modello Onlyfans applicato alla musica.

È sbarcata in Italia la nuova piattaforma di streaming Insidr Music che si distingue dalle altre per l’offrire agli artisti un modello di retribuzione diretto da parte dei fan.

Insidr Music, il modello Onlyfans applicato alla musica.

Con questo modello, molto simile a quello applicato da Onlyfans, Insidr Music permette ai fan di supportare i creator… ops i musicisti, pagando un abbonamento il cui importo viene stabilito dallo stesso artista. Dal canto suo, l’artista musicale potrà offrire contenuti aggiuntivi al suo catalogo istituzionale per gratificare la fedeltà del suo pubblico.

Insidr Music va a colmare il supposto vuoto creato dalla migrazione degli artisti non legati ad alcuna struttura discografica dopo l’entrata a regime dei nuovi modelli di pagamento di Spotify e Deezer, sistemi che penalizzano i nomi con basso e bassissimo ascolto a favore dei contenuti più premiati dal pubblico.

“Se solo una decina di fan ascoltasse una determinata canzone una volta al giorno per un mese, l’artista titolare dei diritti sul brano con Insidr Music guadagnerebbe 37,24 sterline, contro le 0,86 che si vedrebbe corrispondere da Spotify” a fronte dello stesso volume di ascolti, osserva una nota dell’azienda, che sostiene di poter offrire ai futuri associati ricavi del 4000% superiori a quelli dei DSP tradizionali.”

Il modello di business di Insidr Music per certi versi può ricordare quello di Bandcamp, piattaforma nata per garantire agli artisti la totale indipendenza. Si distingue perché specificamente pensato per lo streaming e il coinvolgimento musicale. Insidr offre uno spazio dedicato ai musicisti per condividere la propria musica, interagire con i fan e offrire contenuti esclusivi tramite abbonamenti.

Di fatto si presenta come un distributore non esclusivo che si muove parallelo ad altri distributori come TuneCore, Distrokids etc…

Non ho trovato informazioni precise su come l’App tratti le varie royalty. Per capirci, puoi pubblicare anche brani su cui altri godono diritti come, per esempio, la tua etichetta discografica?
E nel caso di cover?

Vai a Insidr Music


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3

Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Tveys3